Una recente ricerca evidenzia la predisposizione a consumare più pesce in località pescherecce e comunque l’importanza per il produttore di comunicarne la provenienza legata alla storia della città.
Il pesce è più buono se gustato in riva al mare – È ufficiale: il gusto del pesce risulta ancora più appagante quando mangiato in riva al mare. Non c’è nulla di paragonabile alla soddisfazione di gustare una cena a base di pesce guardando l’orizzonte marino.
Ma il consumatore sarebbe disposto a investire maggiormente per un piatto di pesce se questo fosse collegato direttamente alle barche che lo hanno pescato?
Secondo gli studiosi del James Hutton Institute di Aberdeen, che hanno condotto una interessante ricerca, la risposta a questa domanda è affermativa,
Dopo aver intervistato sia residenti che visitatori delle città di Mallaig e Oban, località costiere scozzesi rinomate per la pesca, i ricercatori hanno scoperto che le persone sarebbero disposte a pagare oltre 3,5 volte il prezzo usuale per una porzione di pesce, se questa fosse servita con vista su un porto di pesca attivo.
Quando è stata posta la domanda su quali fossero gli aspetti più importanti legati alla scelta dei prodotti ittici, la priorità è stata chiaramente la provenienza, locale. Questa preferenza è stata seguita dalle considerazioni ambientali e dalla freschezza del pesce.
“Questo legame tra i consumatori e le nostre comunità costiere, spesso sottovalutato, potrebbe avere un impatto significativo non solo in termini di valore economico, ma anche in termini di senso di patrimonio culturale per queste città e per altre”, ha commentato Simone Martino, a capo del progetto.
La ricerca dimostra che l’origine del pesce ha un’influenza rilevante sulle scelte dei consumatori in queste località costiere. Questi attribuiscono un valore tangibile al fatto che il pesce provenga da attività di pesca in corso, visibili e in contatto diretto con i consumatori.
“Questa connessione culturale con la pesca potrebbe essere sfruttata maggiormente, a vantaggio sia delle comunità locali che dell’industria turistica”, ha aggiunto Martino.
Secondo la ricerca sarebbe parecchio vantaggioso comunicare al consumatore la sostenibilità del prodotto e il legame con la pesca locale (storytelling).
Lo studio ha infatti dimostrato come il valore del pesce possa crescere quando viene etichettato e condiviso con informazioni specifiche sulla sua provenienza legata alla storia della città, al suo patrimonio di pesca e alle pratiche di pesca su piccola scala. Attraverso questo approccio, i rivenditori possono conferire un valore aggiunto e integrare questi aspetti nel tessuto culturale delle comunità.
Inoltre, Martino fa notare che spesso la certificazione ambientale del pesce è guidata dalle richieste dei supermercati, piuttosto che dal desiderio di ottenere un prodotto di maggior valore. Egli conclude che questa ricerca rivela come le persone apprezzino l’impatto economico e culturale della pesca sulle loro città. La pesca non solo rappresenta un fattore economico vitale (come confermato dal 96% dei partecipanti), ma anche un elemento che ha contribuito a plasmare il patrimonio culturale e sociale delle città costiere.
Storytelling: comunicare ad arte
Lo storytelling è l’arte della narrazione: una forma di comunicazione utilizzata sin dai tempi antichi ed efficace ancora oggi. Le storie sono state utilizzate per comunicare idee, valori, emozioni e insegnamenti. Questa capacità di coinvolgere, ispirare ed empatizzare attraverso le narrazioni è una delle risorse più potenti a disposizione dell’essere umano.
Ecco alcuni punti chiave che evidenziano il potere dello storytelling:
Connessione Emotiva – Le storie hanno il potere di toccare le emozioni e creare una connessione profonda con il pubblico. Una storia ben raccontata può far provare gioia, tristezza, empatia, compassione e molte altre emozioni, creando un legame emotivo tra chi racconta e chi ascolta.
Memorabilità – Le storie sono più facili da ricordare rispetto a dati secchi o fatti astratti. La struttura narrativa delle storie, con un inizio, uno sviluppo e una conclusione, aiuta a organizzare le informazioni in modo che siano più facilmente assimilabili e ricordabili.
Comunicazione di Valori e Messaggi Complessi – Concetti complessi o valori astratti possono essere comunicati in modo più efficace attraverso storie. Le storie permettono di illustrare situazioni reali o immaginarie che incarnano questi concetti, rendendo più semplice la comprensione da parte del pubblico.
Coinvolgimento Attivo – Le storie coinvolgono il pubblico in modo attivo, spingendo le persone a immaginare e partecipare mentalmente alla narrazione. Questo coinvolgimento attivo crea un’esperienza partecipativa che va oltre il semplice ascolto passivo.
Cambiamento di Prospettiva – Le storie possono cambiare la prospettiva del pubblico e far vedere le cose da un punto di vista diverso. Esplorando personaggi e situazioni, le storie possono sfidare preconcetti e aprire nuove visioni del mondo.
Passaggio di Conoscenza e Cultura – Le storie sono state storicamente utilizzate per trasmettere conoscenza, leggende, miti e tradizioni di una cultura. Attraverso le narrazioni, le generazioni passano il proprio patrimonio culturale alle successive.
Influenza su Decisioni e Azioni – Le storie possono influenzare le decisioni e le azioni delle persone. Una storia convincente può motivare il pubblico a compiere determinate azioni o adottare cambiamenti nella propria vita.
In definitiva, il potere dello storytelling risiede nella sua capacità di connettere le persone attraverso emozioni ed esperienze condivise. Si tratta di uno strumento essenziale per comunicare, persuadere, educare e ispirare.
Fonte: pesceinrete.com